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Bonus mobili ed elettrodomestici 2021

Bonus mobili ed elettrodomestici 2021

La detrazione fiscale in sintesi

Il Bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato per il 2021 con una modifica rispetto al testo dell’anno precedente (legge n. 178/2020, art. 1, comma 58).

La base non cambia: si può usufruire della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), solo in caso di ristrutturazione.

La detrazione deve essere richiesta esclusivamente da chi realizza l’intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2020. Per gli acquisti effettuati nel 2020, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019. È importante dunque che la data di inizio dei lavori sia anteriore a quella in cui si sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.

Come si ottiene il bonus?

La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o modello Redditi persone fisiche, e spetta esclusivamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero dell’immobile.

Attenzione: se le spese per ristrutturare l’immobile vengono sostenute da uno dei coniugi e dell’arredo dall’altro, il bonus mobili non spetta a nessuno dei due.

Quando si può avere il bonus?

È indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia residenziale, sia su singole unità immobiliari che su parti comuni di edifici.

Nel caso di un intervento sulle parti condominiali, i condòmini hanno diritto alla detrazione, ognuno per la propria quota. Questo sempre e solo per beni acquistati e destinati ad arredare le parti riguardanti la ristrutturazione. Dunque, se si acquistano arredi per la propria abitazione, il bonus non è concesso.

Per avere il bonus la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere antecedente a quella in cui si acquistano mobili ed elettrodomestici. Non è invece importante che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.

La data di inizio dei lavori può essere dimostrata da abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva dell’Asl, se obbligatoria. Per gli interventi che non richiedono comunicazioni o abilitazioni, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è sufficiente.

Importante: dal 1° gennaio 2018 è necessario comunicare all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici come forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici, che rientrano nel bonus. Come comunicare all’Enea l’acquisto di elettrodomestici? Tutte le informazioni relative all’invio della comunicazione sono disponibili alla sezione dedicata “Bonus casa”. La mancata o la tardiva trasmissione non implica la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019).

Quali sono gli interventi necessari per avere la detrazione?

Come abbiamo detto, è importante realizzare una ristrutturazione o una manutenzione straordinaria, un restauro o un risanamento conservativo su singoli appartamenti. Lavori come tinteggiatura di pareti e soffitti, oppure la sostituzione di pavimenti non danno diritto al bonus.

Rientra invece la ricostruzione o il ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi se è stato dichiarato lo stato di emergenza, così come la ristrutturazione edilizia di interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.

Rientrano anche interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo su parti comuni di edifici residenziali.

Cosa rientra nel bonus mobili 2021?

Alcuni esempi di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno accesso al bonus.

Per la manutenzione straordinaria:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza;
  • realizzazione dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • rifacimento di scale e rampe;
  • realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
  • costruzioni di scale interne;
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.

Rientrano nella manutenzione straordinaria gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia. Ad esempio, l’installazione di una stufa a pallet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili e l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estivo a pompa di calore. Anche la sostituzione della caldaia dà diritto al bonus, poiché si tratta di una componente essenziale per il riscaldamento.

Ristrutturazione edilizia:

  • modifica della facciata;
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone;
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
  • apertura di nuove porte e finestre;
  • costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti;

Restauro e risanamento conservativo:

  • adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
  • ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio;

Lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al bonus:

  • tinteggiatura pareti e soffitti;
  • sostituzione di pavimenti;
  • sostituzione di infissi esterni;
  • rifacimento di intonaci;
  • sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
  • riparazione o sostituzione di cancelli o portoni;
  • riparazione delle grondaie;
  • riparazione delle mura di cinta.

Per quali acquisti spetta la detrazione?

Il bonus si può richiedere per l’acquisto di nuovi mobili come letti, armadi, cassettiere e comodini, librerie, scrivanie, tavoli e sedie, divani, poltrone, materassi e apparecchi di illuminazione. Non rientrano porte e pavimentazioni, tende e altri complementi d’arredo non specificati.

Quali elettrodomestici sono detraibili?

Per gli elettrodomestici nuovi, rientrano nella detrazione quelli di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per forni e lavasciuga). Rientrano nei grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici a riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Tra le spese è possibile includere quelle di trasporto e montaggio dei beni acquistati.

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Importo detraibile per mobili ed elettrodomestici

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50%, diversamente dal 2020, si calcola su un importo massimo di 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020). La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Come devono essere effettuati i pagamenti

I metodi di pagamento necessari per accedere al bonus mobili sono: bonifico bancario, carta di debito o credito e finanziamento a rate. Non è possibile pagare con assegni bancari, contanti o altri metodi diversi da quelli specificati.

Per il pagamento con carte di credito o debito, la data di pagamento fa riferimento al giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (individuabile nella ricevuta di transazione), e non nel giorno di addebito sul conto corrente.

Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello, soggetto a ritenuta, appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche con acquisti fatti con finanziamento a rate, a patto che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità precedentemente indicate, e che il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

Quali documenti si devono conservare?

È importante conservare:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione per pagamenti con carta di credito o debito;
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquistati.

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