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Quali sono le componenti del rubinetto

Quali sono le componenti del rubinetto

Il rubinetto è uno strumento essenziale per la nostra igiene, nonché parte integrante della nostra quotidianità. Questo dispositivo, presente in numerose zone delle nostre case, dal bagno alla cucina, è fondamentale per svolgere al meglio la maggior parte delle mansioni domestiche, nonché per la cure della persona.

Il rubinetto e le sue componenti

La funzione di questo strumento è quella di far defluire materia liquida o aeriforme lungo un condotto. Il rubinetto è installato all’estremità di tale condotto tramite tubatura. Se al posto della tubatura troviamo un serbatoio, è più giusto parlare di valvola piuttosto che di rubinetto.

Si è soliti distinguere due tipi di rubinetteria: idrosanitaria (solitamente la si ritrova con verniciatura e processi galvanici) gialla o grezza, (utilizzata prevalentemente in macchinari per l’erogazione di combustibile o apparecchiature meccaniche).

I rubinetti si suddividono in diverse categorie: rubinetto a vitone, rubinetto a maschio, miscelatore monocomando, miscelatore termostatico, rubinetto a spillo, valvola a saracinesca, valvola a sfera, elettrovalvola.

I rubinetti affondano le loro radici fin dagli albori della storia: li ritroviamo infatti attestati sin dall’epoca romana. A quei tempi, erano “a maschio”, ovvero formati in tre pezzi. I rubinetti moderni invece sono anche detti a vitone: questa tipologia è stata invece inventata dall’inglese Thomas Grill, presumibilmente intorno ai primi dell’800. Prendono la denominazione dall’omonima valvola d’ottone da cui sono composti. Utilizzano un disco in gomma come otturatore che, girando l’apposita manopola, subisce una pressione, con il risultato di frenare o impedire il flusso d’acqua. Se invece la manopola viene girata nel senso opposto il flusso d’acqua viene innescato. Ancora più moderna è l’introduzione del miscelatore a dischi ceramici, che risale agli anni settanta del 900. C’è da dire però che già in tempi antichi si hanno testimonianze di esperimenti per la realizzazione di miscelatori.

Materiali di cui sono fatti i rubinetti

Lottone cromato è il materiale più utilizzato per la realizzazione di rubinetti. Si realizzano due tipi di ottone: opaco e lucido. Nei primi rubinetti la lavorazione dell’ottone avveniva con l’aggiunta del piombo, in quanto quest’ultimo materiale ne facilita la lavorazione. Durante la produzione e la lavorazione, questo metallo si deposita sugli strati superficiali del rubinetto. La lega finale della quale sarà costituito il rubinetto presenterà mediamente uno 0,5% di piombo.

C’è però un grande rischio: il piombo nei rubinetti di acqua potabile con il tempo può staccarsi e essere ingerito. Per ovviare a questo problema, l’industria nel corso degli anni ha dovuto investire tanto nella ricerca, onde evitare gravi danni alla salute dei consumatori. Il materiale che si è deciso di adottare in sua sostituzione è il bronzo. I rubinetti a norma di legge presentano dunque una lega in ottone e bronzo, in grado di tutelare a pieno il benessere di chi li usa.

Per chi fosse interessato all’acquisto di ottimi rubinetti, o di qualsiasi altro accessorio da bagno, consigliamo di consultare il sito www.rubinetteria.com

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