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Saponetta o dispenser: soluzioni igieniche a confronto

Saponetta o dispenser? Quante volte ci troviamo di fronte a questo dilemma al momento di scegliere il giusto prodotto per la nostra igiene. Vedremo ora quale tra questi due articoli risulta più conveniente per la nostra igiene, ma anche in termini di sostenibilità ambientale.

I dati ad oggi a nostra disposizione, indicano chiaramente che quando si tratta di scegliere tra saponetta o dispenser, le persone tendono a propendere per la prima. Questo dopo anni nei quali i detergenti liquidi hanno avuto una certa supremazia commerciale.

A confermare tali dati c’è l’agenzia americana Premium Beauty, esperta nelle ricerche di settore. A quanto pare il motivo principale di questo ritorno al sapone solido, è legato alla sua capacità di evocare nelle mente degli acquirenti l’idea della natura. Quest’idea è sostenuta anche da Mariacristina Martinengo, docente di Comportamento del Consumatore a Torino. La professoressa afferma che oltre all’aspetto bucolico, il sapone solido rimanda all’immagine dell’infanzia, considerato un momento di vita genuino.

A queste considerazioni di carattere sociologico e psicologico, va aggiunto anche, che la saponetta tradizionalmente intesa risulta più pratica del sapone liquido. E’ molto comoda ad esempio quando si viaggia in aereo o in macchina, per alleggerire la borsa dei cosmetici liquidi.

Perché usare la saponetta

Vi sono poi altre motivazioni che hanno portato ad una rivalutazione della saponetta, sia di natura ecologica, sia igienica. La saponetta viene preferita da chi ha un anima maggiormente ecologica: il sapone solido non contiene tensioattivi, e non viene portato in contenuti di plastica. Sempre secondo la Martinengo i consumatori sono molto più rispettosi dell’ambiente rispetto al passato, e in ogni caso hanno una maggiore sensibilità verso questo aspetto, ragion per cui preferiscono acquistare prodotti sostenibili che tutelino la salvaguardia dell’ambiente

Veniamo ora alle motivazioni igieniche. Per tuti questi anni, il successo commerciale del sapore liquido derivava principalmente  dall’ idea e certezza che, rispetto a quello solido, fosse più igienico. Si è sempre sostenuto che il sapone liquido – non entrando in contato con le mani di tutti – garantisse una maggiore protezione da germi e batteri. Questo dogma è stato messo in discussione da Silvio Brusaferro, ordinario di Igiene e Medicina preventiva dell’Università degli studi di Udine: l’esperto ha spiegato che, in termini di uso domestico, non v’è differenza tra sapone solido e sapone liquido.

Il bottone del detergente liquido sul quale si preme, diventa infatti il più delle volte un nido di germi e batteri. In particolar modo a contatto con l’umidità, può diventare un terreno di coltura per le più svariate infezioni. Al contrario la saponetta sotto l’acqua viene ripetutamente sfregata, in questo modo, tutte le tracce di sporco insieme alla schiuma vengono spazzate via dall’acqua corrente. Il consiglio è quindi quello di non mettere da parte la saponetta tradizionale, in quanto come abbiamo visto risulta sostenibile da un punto di vista ecologico, ed anche in termini igienici non è da meno ai dispenser.

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