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Storia del rubinetto: come è nato questo strumento

Il rubinetto è oggi un oggetto di uso quotidiano, presente in tutte le case e indispensabile per le faccende di tutti i giorni, per l’igiene personale e per molti altri usi. Ci risulta difficile immaginare la nostra vita senza questo strumento, ma non tutti conoscono la storia del rubinetto, che ha origini molto più lontane di quanto si potrebbe immaginare e molti utilizzi a cui non siamo abituati a pensare.

LA STORIA DEL RUBINETTO: LE ORIGINI E I PRIMI SVILUPPI

La storia del rubinetto, infatti, affonda le sue radici in tempi molto lontani, addirittura in epoca romana. È cosa nota che i romani fossero molto avanzati dal punto di vista della tecnologia idrica, infatti si deve a loro l’invenzione dei primi acquedotti e dei primi sistemi fognari, ma è molto meno nota l’importanza che i nostri antenati hanno avuto per la storia del rubinetto, di cui possono essere considerati gli inventori. Ai tempi dell’antica Roma i rubinetti erano chiamati valvulae e si basavano su un sistema detto a maschio, in cui la semplice rotazione di un cilindro forato regolava la fuoriuscita dell’acqua. Questo meccanismo oggi ci appare basilare, ma ai tempi fu un’invenzione straordinaria in grado di rivoluzionare la tecnologia idrica del tempo; esistevano vere e proprie industrie che producevano rubinetti per i più svariati utilizzi. Per avere un’idea della grandezza di questa invenzione basta pensare che questo modello di rubinetto è stato utilizzato per molto tempo anche in altri ambiti, come ad esempio per le botti di vino e olio. Ma i romani non inventarono soltanto i primi rubinetti, ma anche i primi miscelatori, che trovarono ampio impiego per l’uso domestico dell’acqua. L’acqua calda e l’acqua fredda venivano fatta fuoriuscire da due fonti diverse e miscelate in un terzo contenitore fino ad ottenere la temperatura desiderata, cosa che può apparire scontata oggi ma all’epoca era rivoluzionaria. Come per molte altre cose, la storia del rubinetto subì una battuta di arresto durante il Medioevo, quando gli acquedotti caddero in rovina e smisero di essere utilizzati. In questo periodo l’unico utilizzo noto dei rubinetti fu quello per le botti di vino e olio, ma non più per l’acqua domestica.

LA STORIA DEL RUBINETTO RECENTE E LA SUA EVOLUZIONE

Per arrivare ad una vera evoluzione nella storia del rubinetto bisogna aspettare l’Ottocento, quando l’invenzione del rubinetto a vite portò delle novità significative; infatti prima era possibile soltanto aprire e chiudere il rubinetto per consentire il passaggio dell’acqua, mentre con questa invenzione, merito del mercante inglese Thomas Grill, iniziò ad essere possibile regolare il flusso dell’acqua a seconda dell’intensità desiderata. Nello stesso periodo le case furono allacciate agli impianti idrici, generando la prima vera rivoluzione in ambito idrico dai tempi degli antichi Romani. Ultima ma non meno importante fu l’invenzione del rubinetto come lo conosciamo oggi, avvenuta negli anni Settanta del Novecento, con la creazione del miscelatore monocomando a disco ceramico, che costituisce tutt’oggi la base dei rubinetti moderni che tutti abbiamo nelle nostre abitazioni.

 

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