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Sturalavandini: tipologie e metodi di utilizzo

Per sturare un lavandino ci sono diversi metodi; oltre a quelli naturali, nei casi più ostinati vanno usati gli sturalavandini. Lo sturalavandino serve dunque per togliere gli intasamenti all’interno delle tubature. Ce ne sono di diversi tipi e, in generale, si distinguono in due categorie: meccanici, elettrici, liquidi e in polvere.

Tipologie di sturalavandini

  • Lo sturalavandino classico è quello a ventosa, che è efficace quando nella tubatura ostruita vi è acqua. La pistola ad aria compressa si presenta come una pistola con la ventosa attaccata all’estremità. È lo sturalavandino meccanico che richiede l’impegno fisico inferiore agli altri;
  • Lo sturalavandino a molla è composto da un tubo a molla con la punta a spirale. La molla ha una lunghezza di circa tre metri ed è flessibile. Ad un’estremità vi è una manovella e all’altra la punta. È economico e non rovina le tubature;
  • Gli sturalavandini elettrici sono professionali: vi rientrano quelli che possiedono un compressore elettrico che ha l’obiettivo di formare l’aria compressa;
  • I preparati liquidi e in polvere sono realizzati con composti e agenti chimici corrosivi e quindi possono avere un impatto negativo sull’ambiente. Esistono in commercio anche sturalavandini biodegradabili ed ecologici, anche se il risultato non sembra del tutto accettabile. Prima di adoperare tali strumenti conviene pertanto utilizzare gli strumenti meccanici.

I rimedi naturali più comuni sono a base di aceto, acido citrico, bicarbonato, bibite gassate, detersivo per piatti e sale che, versati nelle tubature singolarmente o con soluzioni particolari, hanno un buon effetto disgorgante soprattutto se vengono mescolati con acqua bollente.

Come si usa lo sturalavandino

Lo sturalavandino a ventosa è costituito da un bastone di legno con una coppa di gomma all’estremità. La ventosa va posizionata sul tubo di scarico del lavandino otturato, quindi si apre il rubinetto e si riempie il lavello di acqua fino a coprire la gomma. Per migliorare l’effetto ventosa della gomma è possibile cospargere con la vaselina la parte di gomma a contatto con la superficie. Si procede prima a spingere sul manico e poi a tirare più volte. La pressione dell’aria dovrebbe spostare gli ostacoli e provvedere a sturare il lavandino. Per controllare che ciò sia avvenuto, conviene togliere lo sturalavandino, aprire il rubinetto e far scorrere l’acqua.

Nel caso si voglia usare lo sturalavandino a molla, nello scarico va inserito lentamente e ruotandolo nel tubo finché non raggiunge l’ostacolo. Quando si ferma il manico va girato in modo tale che la punta rompa l’oggetto che ostruisce il tubo in piccoli pezzi. Una volta fatto questo, l’ostruzione può defluire lungo lo scarico. Lo sturalavandino a molla è adatto per le piccole ostruzioni.

La pistola ad aria compressa presenta un metodo molto rapido per liberare le ostruzioni del lavandino. È sufficiente posizionare la ventosa sullo scarico e premere il grilletto. L’aria funge da proiettile e la pressione effettuata con il grilletto dovrebbe essere sufficiente da far spostare e/o distruggere l’ostacolo.

I prodotti chimici dovrebbero essere usati raramente. Ve ne sono liquidi o in polvere. Di questi alcuni vanno usati a secco oppure diluiti in acqua. Tra questi vi è la soda caustica, che va utilizzata con particolare attenzione perché ustionante. In genere viene usata con l’acqua bollente.

Per confrontare i modelli di sturalavadini, potete consultare il sito www.rubinetteria.com.

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