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i bagni degli astronauti

Come sono fatti i bagni degli astronauti

Poter osservare il nostro pianeta in condizioni di gravità zero deve senza dubbio essere un’esperienza affascinate, ma quando si parla del lavoro degli astronauti raramente si considerano i numerosi aspetti negativi ai quali vanno inevitabilmente incontro. Primo fra tutti c’è senza dubbio quello relativo all’igiene personale: in un’ambiente particolare come quello di una navicella spaziale, anche i sanitari devono adeguarsi all’assenza di gravità: vediamo quindi di fare chiarezza su come funzionino i bagni degli astronauti.

Il funzionamento dei bagni degli astronauti

Sulla Terra, il bagno rappresenta la stanza più privata della casa, nella quale rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo in tutta tranquillità e nel massimo comfort. Purtroppo, gli astronauti che orbitano nello spazio non sono così fortunati, per cui anche la semplice espletazione dei bisogni corporali può comportare numerosi problemi. Infatti il WC presente sulla navicella – che da solo può arrivare a costare più di 10 milioni di euro – è altamente all’avanguardia e consiste prima di tutto in un imbuto per la raccolta dell’urina, che viene aspirata tramite ventola. Finito qui? Non proprio, perché l’urina viene depurata e ritrasformata in acqua potabile, per limitare il più possibile gli sprechi.

Per quanto riguarda le feci solite, le difficoltà si moltiplicano, prima di tutto perché il buco dello “scarico” dei bagni degli astronauti è di dimensioni davvero ristrette. Lo scarto viene raccolto in un sacchetto di plastica, dove gli escrementi vanno incontro a biodegradazione e – dopo dieci giorni – sono espulsi dalla navicella. Si bruceranno a contatto con l’atmosfera terrestre.

E per quanto riguarda la possibilità di lavarsi? Nei bagni degli astronauti è effettivamente presente un box doccia che a prima vista potrebbe sembrare molto simile a quelli terrestri, se non fosse che per usarlo bisogna indossare una maschera per evitare di inalare inavvertitamente dell’acqua: con l’assenza di gravità, infatti, il getto della doccia è vaporizzato intorno all’astronauta. Per via della scomodità dell’operazione, si cerca quindi di lavarsi con asciugamani bagnati e shampoo che non necessitino di risciacquo.

Se desideri scoprire altre curiosità idrauliche sul modo in cui l’igiene personale si è evoluta nel corso della storia, visita il sito web di Rubinetteria.com.

 

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