Scaldabagno: differenze fra quello elettrico e quello a gas
Lo scaldabagno è da sempre uno strumento indispensabile per la cura dell’igiene personale. In base all’esigenza ne esistono di svariate tipologie, ma quelli che vengono più utilizzati sono principalmente due: lo scaldabagno elettrico e lo scaldabagno a gas. Vediamo ora le differenze tra questi due dispositivi.
Scaldabagno elettrico
Conosciuto anche come boiler, questo dispositivo ad accumulo permette di ottenere acqua calda (dai 10 agli 80 litri) da avere a disposizione grazie ad una serpentina che la scalda (con una tempistica che varia dai 15 minuti alle 4 ore per i dispositivi più grandi) e che si riaccende nel momento esatto in cui viene rilevato un abbassamento della temperatura, per poterla riportare tra i 30/60°C. Terminata l’acqua si dovrà attendere che la cisterna si riempia e si riscaldi nuovamente, intensificando il consumo elettrico. Aprendo il rubinetto ci sarà un miscelatore che permetterà, a chi ne usufruisce, di scegliere quanta acqua calda e quanta acqua fredda utilizzare. Esiste poi anche lo scaldabagno elettrico che consiste in un dispositivo che, invece che scaldare tutta l’acqua in precedenza, scalda solamente l’acqua utilizzata in quel momento. Uno svantaggio di questo dispositivo, però, può essere il consumo elettrico più elevato. Abbiamo poi a disposizione un altro tipo di boiler elettrico, quello a pompa di calore, in cui si ha una pompa che scalda l’acqua velocemente fino a 55°C, per poi essere scaldata fino a 60/80°C tramite la serpentina interna.
Scaldabagno a gas
Per quanto riguarda invece questo tipo di scaldabagno, abbiamo un corpo in metallo contenente un tubo a spirale che passa sopra degli ugelli a fiamma che scaldano l’acqua, la quale passa dentro la spirale per essere portata alla massima temperatura. Oltre a ciò è dotato di una fiammella pilota che attiva il gas, il quale viene fatto fuoriuscire per attivare gli ugelli. Questa fiamma deve essere sempre accesa, nel caso in cui si dovesse spegnere, ci sarà un sistema di bloccaggio del gas automatico che ne impedirà l’uscita, permettendo poi di riaccenderla manualmente. A differenza dello scaldabagno elettrico, non mantiene costantemente l’acqua calda anche quando inizia a raffreddarsi, ma la fiamma si attiva solo quando viene richiesto il riscaldamento (quando si apre il rubinetto), rendendo questo scaldabagno molto meno dispendioso parlando di consumi. Nei modelli più recenti, la fiamma è stata sostituita da una elettrodo che quando avviene l’input di accensione aziona una scintilla che attiva il gas, accendendo le fiamme che scalderanno l’acqua richiesta. Anche in questo caso esiste comunque un sistema di bloccaggio nel caso in cui la scintilla non innescasse il fuoco con il gas. Avendo questo tipo di scaldabagno a gas sarà importante installare, quando verrà montato dagli esperti, un filtro meccanico che bloccherà le impurità solide in modo che non danneggino lo strumento. Questi dispositivi si possono tranquillamente installare in bagno a patto che ci sia uno spazio minimo di 20cmq e con un’apertura di ventilazione di almeno 100cmq.
Per ulteriori informazioni su scaldabagno elettrico e a gas si consiglia di consultare il sito www.rubinetteria.com