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Scaldasalviette ad acqua: come funzionano e manutenzione

Gli scaldasalviette ad acqua sono tecnologie ormai ritenute essenziali per i nostri bagni. Oltre a garantire un ottimo servizio alle nostre case, oggi esistono scaldasalviette ad acqua moderni, colorati e dagli stili più diversi, in grado di accontentare tutti. Belli e utili: riscaldano il bagno e, al contempo, scaldano anche le salviette o i nostri accappatoi. Sebbene siano molto diffusi, ciò che è meno noto è il loro funzionamento e la loro manutenzione.

Scaldasalviette ad acqua: riparazioni e manutenzione

Questi speciali caloriferi possono prendere nomi diversi, ma sono accomunati tutto dal medesimo e semplice funzionamento. Anzitutto gli scaldasalviette ad acqua sono dei termo verticali di forma rettangolare, collocati sempre a ridosso delle pareti della propria abitazione.

Contrariamente agli scaldasalviette elettrici, quelli idraulici sono direttamente collegati al riscaldamento principale della casa. Quando l’impianto di riscaldamento è acceso, anche gli scaldasalviette ad acqua lo saranno e, quindi, non potranno essere utilizzati quando l’impianto termico è spento. Essi dipendono, quindi, dalla caldaia. La caldaia, con l’ausilio di speciali pompe, spinge l’acqua calda all’interno dello scaldasalviette: scorrendo, quest’acqua calda, va a scaldare i singoli elementi dello scaldasalviette. Il loro funzionamento, quindi, è uguale in tutto e per tutto a quello dei semplici e classici termosifoni.

Manutenzione scaldasalviette ad acqua

Esattamente come i classici termosifoni, anche gli scaldasalviette ad acqua devono subire una regolare manutenzione, al fine di evitare malfunzionamenti o rotture. Anzitutto, dipendendo dalla caldaia, è bene che la caldaia stessa sia sempre controllata dagli appositi tecnici. Se questa si rompe, tutti i caloriferi della casa saranno inutilizzabili, compresi gli scaldasalviette. Garantire un corretto funzionamento della caldaia è, quindi, il primo passo.

Durante l’estate, inoltre, può capitare che i singoli elementi dello scaldasalviette si riempiano di bolle d’aria e che quindi non siano più solo composti da pura acqua. Quando si accenderanno i caloriferi, queste bolle d’aria impediranno un corretto funzionamento, uno spreco di energia con una bassissima resa energetica. Al fine di ovviare a questo problema, si consiglia di far sfiatare lo scaldasalviette ad acqua esattamente come si farebbe con un normale termo.

Armatevi di una tinozza o di un secchio e assicuratevi che la caldaia sia spenta. Ogni scaldasalviette è provvisto di una levetta, di un rubinetto o di uno sfiatino, situato di solito nella parte alta dello scaldasalviette. Ruotate leggermente questa piccola valvola fino a quando non inizierà a uscire dell’acqua, che raccoglierete nella vostra tinozza. Lasciate che fuoriesca l’acqua e chiudete lo sfiatino solo quando il getto di liquido diventa costante. In questo modo, avrete fatto la necessaria manutenzione agli scaldasalviette e vi sarete assicurati un importante risparmio economico.

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