Per qualsiasi informazione chiamaci:
030 7050611
Granito

Marmo e granito:quali sono le differenze e come scegliere

Quando ci si appresta a fare lavori in casa, molto spesso si potrebbe incappare nella fatidica domanda “meglio il marmo o il granito”? A volte forse, in realtà, non si conosce nemmeno la loro effettiva differenza, e si finisce per credere che l’uno valga l’altro. Si tratta di un errore estremamente grave: marmo e granito sono due materiali molto differenti tra di loro in realtà. Per descrivere ciascuno dei due bisogna partire dalla loro nascita, in modo da capire a pieno la loro diversità.

Il marmo

Il marmo altro non è che il miscuglio di numerose sostanze presenti nei fondali marini: conchiglie, fango, alghe e minerali. Questi elementi, fusi tra di loro e hanno innescato una vera e propria metamorfosi, finendo per diventare un unico materiale compatto. Proprio a causa di tutti questi protagonisti che lo compongono, il marmo è formato prevalentemente da carbonato di calcio. Motivo per cui l’anticalcare è assolutamente abolito per la sua pulizia, che invece richiede prodotti naturali e delicati.

Il granito

Dall’altro lato, il granito è l’esatto opposto del marmo. Anche la sua derivazione lo evidenzia parecchio: mentre il marmo nasce in mare, il granito nasce all’interno della crosta terrestre. È di origine vulcanica ed è composto prevalentemente da silicati. Ha una consistenza a granuli. Il tutto lo rende più duro e compatto. Risulta molto meno agevole nella lavorazione, perché non si taglia in modo semplice, né tanto meno si lucida, si rompe o semplicemente si riga con facilità.

Per la sua pulizia non richiede particolari attenzioni, inoltre è resistente anche a prodotti estremamente acidi e corrosivi, come limone o coca-cola. L’unica cosa a cui occorre prestare attenzione è il contatto con tutto ciò che è oleoso, perché la presenza di granuli nel suo composto, lo porta a presentare molti spazi vuoti dove l’olio solitamente si deposita macchiando la superficie.

Quale scegliere?

Per rispondere a questa domanda bisogna prima capire per cosa questi materiali dovrebbero servire. Il granito risulta essere un materiale molto più resistente e il suo effetto lucido è di maggiore durata. Solitamente lo si preferisce per la pavimentazione di zone calpestabili, come ad esempio un edificio pubblico o un centro commerciale. C’è anche da dire però che la sua caratteristica di presentarsi ad effetto granuli non sempre solletica il gusto estetico di chi lo valuta.

Il marmo d’altro canto si presenta molto più fine, liscio, elegante. Sicuramente più delicato, è prediletto per un ambiente domestico, preferibilmente per il bagno piuttosto che per la cucina (in quanto lì c’è il rischio che, a contatto con numerosi alimenti, residui e temperature elevate, si danneggi più facilmente).

Grazie alla sua resistenza e durevolezza maggiore, il granito di solito è il materiale più costoso rispetto al marmo. Inoltre il fatto di essere più duro, fa si che la lavorazione dello stesso risulti più difficile e il ciò fa lievitare ulteriormente il prezzo. Ovviamente ci possono essere le eccezioni. Tutto dipende dal tipo di marmo scelto, dallo spessore della lastra e dal tipo di utilizzo che se ne vuole fare. Tra i marmi più pregiati e conosciuti vi sono: Emperador, Bianco Carrara, Botticino Nero Marquina e molti altri.

Adesso che le loro caratteristiche e differenze sono state discusse, collegatevi su www.rubinetteria.com e scoprite le migliaia di opportunità di arredamento presenti sul mercato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *