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cucina moderna: la guida perfetta per scegliere i pensili

I pensili da cucina sono fondamentali per organizzare ed ottimizzare gli spazi. Debbono essere funzionali e componibili in varie dimensioni, forme ed altezza. A seconda dello stile possono dare un’impronta differente all’ambiente domestico. I pensili, se sfruttano i vari spazi, possono mantenere l’ordine. È quindi importante scegliere quelli adatti alle proprie esigenze.

La loro organizzazione dipende da due variabili: il triangolo di attività (angolo cottura, frigorifero, lavandino) e la disposizione di mobili ed elettrodomestici. Solo così si può procedere alla scelta di cassettiere, pensili, mobili e i diversi apparecchi. In genere, la distanza tra piano di lavoro e pensili corrisponde a 60 cm, ma tale misura può variare in base alla statura della persona.

I criteri di scelta

Sulla scelta dei pensili si deve tenere presente il materiale di base, la profondità, lo spazio in altezza, il tipo di apertura delle ante e la maniglia. La profondità varia da 33 a 35 cm. L’altezza varia da 30 a 90 cm. Le tipologie di apertura sono a battente, scorrevole, basculante, ribalta, a spinta ed elettrica. A seconda dell’apertura le maniglie cambiano e si distinguono quelle a spinta, le integrate, a gola e le prese sagomate.

Il materiale più comune dei pensili è il legno. Può essere massiccio, a massello, impiallacciato, tamburato e truciolato. Le essenze più comuni sono noce, wengè, pino, ciliegio, castagno, frassino, acero, quercia, rovere, rovere moro e laccati (opachi o lucidi). La laccatura può essere a poro aperto quando lascia intravedere le venature, a poro chiuso quando la vernice ricopre la struttura sottostante. È facile da pulire con panni umidi, alcol etilico oppure sapone di Marsiglia.

Si utilizza anche il laminato, che ha molti vantaggi come la resistenza all’usura, all’azione di agenti esterni, ai mutamenti di colore. È economico ed ha una bassa manutenzione. Possono avere rivestimenti opaci, lucidi, satinati e spazzolati. Alcuni colori dei laminati imitano perfettamente le essenze del legno, anche se sono molto meno costosi. Si puliscono facilmente con detergenti per pavimenti delicati.

Vi sono anche pensili in acciaio, di cui bisogna però avere molta cura durante la pulizia e l’asciugatura, e in vetro, adatti per cucine in arte povera o chic. Il vetro satinato è particolarmente usato nel design moderno.

Disposizione ed illuminazione

I pensili possono essere chiusi o a giorno e disposti in orizzontale e verticale. La tendenza contemporanea porta a scegliere pensili con sviluppo più orizzontale, bassi e tendenzialmente più aperti. Ciò per integrarsi di più all’arredo dell’appartamento. L’inserimento di moduli verticali avviene quando si ha la necessità di avere maggiore spazio a disposizione. Se l’altezza lo permette si può ricorrere anche all’utilizzo di soprapensili, che posti più in alto, fungono da dispensa e deposito degli oggetti meno utilizzati.

Quanto ai punti luce, per consentire la corretta illuminazione conviene incassare faretti e/o lampade a led su mensole o sottopensili, non tanto a seconda della loro disposizione, quanto alla statura ed alla posizione del fruitore.

Le alternative ai pensili sono poche, ma possono garantire una migliore resa estetica e la stessa funzionalità. Oltre alla possibilità di lasciare la parete sopra il piano di lavoro completamente libera, la soluzione più comune è l’utilizzo delle mensole. Lineari o dalle forme più ricercate, consentono la stessa capienza dei pensili. Fra le più comuni vi sono i sistemi a scomparsa totale, cucine compatte che eliminano il problema del disordine.

Per consigli e maggiori informazioni è consigliabile rivolgersi a siti specializzati come www.rubinetteria.com.

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